Il canto della festa
(Omaggio al Leopardi)

Morente è quel tramonto,
ed il suo pianto,
allor che il passerotto fugge,
e vien dalla campagna.
Ornata e bella,
al batter d'ali nell'aperto cielo,
fa festa la donzella,
e nel chiaror rinasce il rumorìo;
ecco dal sentier l'aperto canto,
mostrarsi nel manto,
sì lieto ancor si desta il venticello.
Ogni guardo appar felice,
nei cuor la gioia esulta,
vaga il cantileno.
Il passerotto, che dalla via novella
vien cantando,
movendo l'ale al ciel appare,
e fassi in su l'uscio;
l'ombroso muschio s'ode, incanto,
al suon di fuggitiva piova,
e a cor dell'acque il fiato torna,
al cagnolino.
E il sognator rinnova,
di pensiero in pensiero,
il rito passeggero.
Ecco amore per le frasche,
ecco il sol da ponente,
s'adagia al villo;
e nel vermiglio fa ritorno
il verso mio.

Francesco Sinibaldi


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