I rondoni

Non ce la fanno i rondoni serali
a trattenere l'azzurra frescura.
S'è aperta un varco dai petti chiassosi
E fluisce, e non si può arrestarla.

E i rondoni serali non han nulla
che lassù, in alto possa trattenere
il loro grido enfatico: oh, trionfo,
guardate, la terra è fuggita!

Come un ribollire in caldaia in un bianco gorgoglio
se ne va l'umidità rissosa;-
guardate, guardate: non c'è più posto per la terra
dagli orli del cielo al burrone.

Boris Leonidovic Pasternàk

Deponendo i remi

Palpita una barca nel seno sonnolento,
pendono i salici, baciano le clavicole,
i gomiti, gli scalmi - oh, aspetta,
questo può capitare a chiunque!

Di questo tutti nei canti s'allientano.
E vuol dire cenere di lilla,
pompa di margherite disparse nella rugiada,
labbra e labbra barattare con stelle!

Vuol dire abbracciare il firmamento,
avvinghiare il colossale Eracle;
questo vuol dire per interi secoli
sperperare le notti per un canto d'allodole!.

Boris Leonidovic Pasternàk


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