Come succede che …

Come succede che ci si illude
di poter rimuovere ricordi
visi nomi e palpitazioni
dalla nostra stanza di stagione
mentre tutto è stampato sulla pelle sulla carne
nelle ossa nell'anima che non è riuscita
ad occultarsi
neppure davanti alle forti emozioni
che il pianto duro doloroso ha saputo scolpire
sotto gli occhi sulla fronte nei respiri spezzati
nel risveglio improvviso . . .?

Come succede che ci si illude
di poter ancora amare con sentimento che
non ci coinvolge più come un tempo
controllato analizzato da lontano gestito
come fosse che qualcun altro stia gemendo
qualcun altro al posto nostro stia sorridendo con mani tremanti
ad un volto capitato per caso
che poi non è neppure quello immaginato sognato
desiderato . . .?

Come è potuto accadere che accanto
ci si ritrova lo stesso vuoto lo stesso silenzio
che tentammo per una vita di riempire di non ascoltare
per non scoprire che le verità nessuno poteva regalarcele
come le sicurezze e le genti che non potevano
essere lì per noi.
Trovarsi alla stazione con lo stesso senso di morte
ogni volta che un treno una persona lascia la pensilina
e non sai se tornerà
lo stesso senso di morte che possiamo percepire nell'orgasmo
dopo aver tanto giurato d'amare . . .?

Giuseppe Fiale


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