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CANDELE
Il materiale di partenza
è la cera dapi, che può essere accompagnata da altre cere o resine
naturali e tollerare aggiunte di paraffina.La materia può diventare candela immergendo
lo stoppino nella cera fusa o modellando direttamente la cera. Le candele prodotte
in serie con attrezzi o stampi e il semplice intervento decorativo su candele
del commercio non sono artigianato ma piccola industria. CERAMICA
Il materiale di partenza è largilla di vari tipi. Le tecniche sono
quelle tradizionali di modellazione a mano e tornitura, colombina ecc. escludendo
quelle destinate alla produzione di serie. Per oggetti da cucina non bisogna
usare smalti al piombo. CUOIO
Il materiale di partenza è la pelle conciata. E auspicabile utilizzare
pelli conciate al vegetale e colorate con pigmenti naturali. Luso di macchinari
per il taglio e la decorazione squalifica lunicità del manufatto.
E
giocoforza luso di accessori (fibbie, chiusure, borchie ecc.) ma è
scorretto impiegare il cuoio come accessorio di questi. LEGNO
Il materiale di partenza è il legno massello in forma di tavola, travetto ecc.,
il compensato si usa quando è la scelta tecnica migliore. Si utilizzano
macchinari elettrici a lavorazione singola, quali: pialla, sega, tornio. METALLO
Il materiale di partenza è il metallo semilavorato (filo e lastre ) oppure rottame
o grani da fondere. La fusione a cera persa permette di ottenere pezzi unici
ma anche di fare produzione in quantità. Il semplice assemblaggio di
pezzi preconfezionati industriali o provenienti da altri paesi non è artigianato.
Non è corretto commercializzare materiale su cui non ci sia stato un intervento
manuale da parte dellartigiano: fossili, minerali, corallo, ambra ecc. PUPAZZI
( Bambole, burattini, giocattoli di pezza ) I materiali di partenza sono sostanze
naturali: lana, cotone, sabbia, miglio, riso ecc. per le imbottiture; lana, cotone,
seta, argilla, paglia ecc. per lesterno. Lutilizzo di parti prestampate
o preconfezionate ( teste, mani, piedi in plastica, biscuit, gesso, gomma e materiali
simili) è squalificante. Per quanto riguarda la sicurezza del manufatto
( essendo prevalentemente destinato ai bambini ) soprattutto per le piccole parti
( occhi, naso, capelli, bottoni ecc.) è indispensabile fare riferimento alla normativa
CEE sulla sicurezza del giocattolo. TESSITURA
Il materiale di partenza è una qualsiasi sostanza naturale o riciclata
che si lsci tessere per ottenere dal tappeto annodato allarazzo finissimo,
dalla stoffa a metraggio al pannello a muro ecc. Si privilegiano le fibre vegetali
(cotone, lino e canapa), le lane grezze a tinte vegetali o bianche spurgate (senza
aver subito trattamenti chimici o di sintesi) Benvenute sono le lane sia filate
a mano che a pedale. Nella tintura con colori naturali si impiegano come mordenti:
allume di rocca, cremortartaro, sale da cucina, aceto, oltre a idrosolfito ed
ammoniaca per lindaco. Lo strumento di lavoro è il telaio a mano, non
elettrico. I licci sono azionati con la mano o con i pedali e la navetta può essere
azionata a mano o a frusta; la pezzata può essere lunga a piacere secondo la portata
del subbio. I lavori in patchwork e stoffe riciclate cuciti a macchina elettrica
o a pedale sono ammessi in quanto prevale evidentemente l'impegno dell'artefice. |
VETRO
Lavorazioni a caldo -A lume:
I principali vetri lavorati a lume sono: borosilicati, vetro di Murano, tubi al
neon, vetro per perle (più tipi). Il vetro dopo essere
stato portato a temperatura di fusione è modellato con soffiatura, utensili e
seste. -In fornace: uno o più crogioli
da cui si estrae il vetro fuso per soffiarlo e modellarlo con utensili e stampi.
In genere è un lavoro d'equipe, molto impegnativo per un piccolo artigiano.
-Grisaille: lavorazione tipica delle vetrate delle cattedrali. La
lastra piana viene dipinta a smalti e poi cotta in forno. -Fusione:
si compone un oggetto con uno o più vetri compatibili, si mette in forno e si
porta a temperatura di fusione. Il vetro uscirà dal forno in un unico blocco.
Lavorazioni a freddo -Decorazione del vetro: Si può
decorare il vetro utilizzando smalti, sabbiature, abrasione con fresette. L'uso
di colori industriali appositi e di resine sintetiche è obiezionabile.
-Sagomatura e assemblaggio: Le due principali lavorazioni sono :
Tiffany ( profilati) e mosaico. Nel primo caso il vetro viene tagliato e sagomato,
disposto su una superfice piana o curva, e poi assemblato utilizzando sottili
bande adesive di rame (Tiffany) o binari di piombo (profilati) che poi vengono
stagnati. -Mosaico: si tagliano le tessere di vetri colorati che poi
vengono giustapposte a comporre un motivo e affogate in un impasto di ritegno.
Raramente
l'ammirazione che proviamo per un qualsiasi oggetto bello può venir scissa dalla
stima che diamo del suo costo in termini di fatica e d'abilità. Da questo punto
di vista una decorazione fatta a macchina è un'assurdità.
Qualsiasi tipo di mistificazione che catturi
l'occhio dimostra il bisogno di un occhio discriminatore, che sappia distinguere
il genuino rispetto al falso e i contrassegni della devota maestria rispetto ai
modi sbrigativi del lavoro scadente.
L'uomo non sarebbe uomo se non ponesse la padronanza
del movimento al servizio di ulteriori finalità. Il canestro intrecciato, il panno
intessuto, la pietra incisa o il legno intagliato, registrano e preservano quel
piacere del controllo che è inseparabile dal sorgere dell'arte decorativa.
Nello stesso
tempo lo schema è piegato a servire finalità culturali; la tradizione pretende
il diritto di restringere la libertà del gioco man mano che i motivi acquisiscono
significati. | |